INGREDIENTI:
2 Peperoncini freschi
2 Cipolle di dimensioni medie
2 Melanzane
Olio di oliva extravergine
3 Patate
4 Pomodori
Sale
Ciambella di pane
3 cucchiai di Olio santo o Olio d’oliva
Foglie di basilico fresco sminuzzate
PREPARAZIONE:
Soffriggere in padella la cipolla tagliata a fette con poco olio.
Successivamente aggiungere i pomodori tagliati a dadini e lasciare cuocere a fiamma bassa per 15 minuti.
Tagliare a cubetti le melanzane, a spicchi le patate, e a listarelle i peperoni e metterli a rosolare in un’altra padella, aggiungendo olio d’oliva e un po’ d’acqua durante la cottura, se necessario.
Dopo qualche minuto spegnere il fuoco e trasferire gli ortaggi nella stessa padella in cui stanno cuocendo i pomodori. Proseguire la cottura a fiamma bassa per 20 minuti.
Aggiungere il peperoncino e regolare di sale, mescolando.
Mentre gli ortaggi cuociono, tagliare la ciambella a metà nel senso della lunghezza e scavarla eliminando un po’ di mollica. Spennellare l’interno della ciambella con dell’olio santo, aggiungere il basilico tritato e, quando il purgatorio si sarà raffreddato aggiungerlo all’interno della ciambella.
Tagliare a tranci la ciambella farcita e servire il purgatorio calabrese accompagnato da un buon bicchiere di vino rosso.
In alcuni paesi della Calabria, la tradizione vuole che al Purgatorio si aggiunga della salsiccia calabrese al finocchietto e leggermente piccante, da far cuocere insieme alle verdure o semplicemente arrostita, giusto per rendere il piatto 100% calabrese.
Curiosità sul Purgatorio calabrese
Un tocco di peperoncino ovviamente calabrese, un mix di ortaggi tipicamente estivi e maturati sotto il sole del sud e la croccantezza di una ciambella di pane appena sfornata: sono questi gli ingredienti del piatto cult dell’estate in Calabria: il Purgatorio calabrese
Il Purgatorio calabrese, adesso servito maggiormente come contorno, anticamente non era altro che una tradizionale merenda che le nonne calabresi preparavano per i nipoti o un pranzo a sacco che i contadini portavano nei campi.
Dal sapore prettamente mediterraneo, questo piatto appartenente alla tradizione culinaria calabrese non è altro che un mix di patate, peperoni, melanzane e cipolla, cotto in maniera tradizionale e poi servito all’interno di una ciambella di pane (magari calda o appena sfornata).
La particolarità del purgatorio, secondo la ricetta tramandata dalle nostre nonne, è che l’ideale sarebbe prepararlo al mattino e gustarlo freddo all’interno della ciambella di pane calda, precedentemente tagliata a metà e cosparsa con olio d’oliva o “olio santo”, meglio conosciuto come “ogghiu santu”, olio piccante ricavato dalla macerazione dei peperoncini in olio d’oliva.